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domenica 15 gennaio 2012

VENDO SALE VENDO VENDO STAMPE GIAPPONESE/XILOGRAVURAS JAPONESA/JAPANESE PRESS

VENDO SALE                    VENDO               VENDO              VENDO VENDO SALE                       VENDO                                      vendo sale                            SALE VENDO                                                                                    VENDO
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Monica Bispo


3 STAMPE GIAPPONESE/
3 XILOGRAVURAS JAPONESA/
3 JAPANESE PRESS


Le prime xilografie giapponesi: Ukiyo-e
As primeiras xilogravuras japonês : Ukiyo-e
The first Japanese woodblock prints: Ukiyo-e
Первые японские гравюры: укие-э



 A metà del XVIII secolo in Giappone si affermò lo stile dell’arte grafica noto come Ukiyo-e, o "immagini del mondo fluttuante della vita che passa".

  Em meados do século XVIII no Japão se afirmou o estilo de arte gráfica conhecida como Ukiyo-e ou "retratos do mundo flutuante da vida que passa."

 In the mid-eighteenth century in Japan says the style of graphic art known as Ukiyo-e or "pictures of the floating world of life that passes."

В середине восемнадцатого века в Японии, говорит, стиль графики известного какукие-э или «картины плавающего мира жизни, которая проходит".








MENO INTERVENTO...MENO DANO!!!!!!!!

O restaurador è um ser a ser, nao faz parte da obra...serve a ela so pra poder ajudar-la a passar todas as suas informacoes ao futuro!!!è um trabalho dificil,e  è muito dificil ser um mediador e nao integrar ou danificar. Estou nesse exato momento liberando grande superficieis  de parede realizadas com blocos de tijolos do 1600 em uma pequena igreja, onde no famoso anos 80 a lei suprema era aquela de utilizar o cimento, mesmo no campo do restauro...è um trabalho duro e pesado.Seria mais facil  usar um martelo a pressao mais no final das contas crio um dano aos tijolos, que atè agora tinham resistito bem ao extrato de cimento. Porèm, como sabemos  o cimento deve ser retirado por causa de todos os danos que causam e jà causaram a estrutura mural, enfim o meu intervento de MEDIADORA serà duro e como se diz tenho vou ter que usar o famoso e sempre valido  “ olèo de cutuvelo” ou  como diz uma amiga do setor restauro papel : se pode usar sempre a Criptonita.... ; )))))

domenica 27 novembre 2011

Ukiyo-e








Stampe giapponesi del  1800

Le prime xilografie giapponesi: Ukiyo-e  

A metà del XVIII secolo in Giappone si affermò lo stile dell’arte grafica noto come Ukiyo-e, o "immagini del mondo fluttuante della vita che passa". Le prime stampe Ukiyo-e furono in bianco e nero: create per un pubblico popolare, erano simili alle nostre cartoline. Alcune erano destinate alla decorazione domestica, altre illustravano le tendenze della moda e dei costumi contemporanei. Ben presto venne introdotta la xilografia a colori, realizzata usando tavolette diverse: le stampe Ukiyo-e si caratterizzarono allora per le composizioni vivaci e le forme a tinta piena. Anche il successo del kabuki, il teatro giapponese popolare, favorì lo sviluppo dell'Ukiyo-e, che ritrasse spesso attori famosi impegnati in noti ruoli drammatici, mentre immagini spregiudicate di belle donne nascevano dalla familiarità degli artisti col mondo delle geishe e delle prostitute.
Nel 1856 le stampe di Hokusai furono "scoperte" dagli artisti di Parigi e aprirono la strada all'ondata di japonisme che avrebbe investito la città nei successivi quarant'anni, esercitando un'influenza determinante sull'arte moderna europea.
   Per quanto riguarda la manifattura è di ottima qualità, una bellissima incisione su carta di riso del 1860.
Lo stato di conservazione stato influenzato d'applicazione alle stampe di fogli di cartoni duri e acidi con un colla vinilica.
Durante il processo di incollaggio, realizzato  male e con materiale non idoneo, sono state create delle bolle d'aria e delle crespe alla stampa.

Verso l'antico


"Двигаясь к античности

Данные плитки являются частью убранства очага, для создания которых пришлось уделить немало времени поискам, которые привели к истоку происхождения плиток декорированных в голландском стиле.
В начале XVII века прибытие в порты Голландии первых кораблей, нагруженных китайским и японским фарфором, подтолкнуло гончаров города Делфт к уходу от итальянских моделей и переходу к имитации форм, декоративных мотивов, палитры, образов и особых цветовых гамм типичных визуальных рядов Китая и Японии. Китайские традиции пришли на территорию Европы.
Идея создания уникальных экземпляров плитки с малоукрывистым фоном. Позволяют проявиться красному цвету терракоты…"

Verso l'antico. 

Queste piastrelle fanno parte del rivestimento di un fuoco,e per farle è stato necessario una gran bella ricerca...che è andata verso le materie prime delle mattonelle decorate in stile olandese.
All'inizio del sec. XVII, l'arrivo nei porti olandesi di navi che importavano porcellane cinesi e giapponesi spinse i ceramisti di Delft ad abbandonare i modelli italiani e ad imitare prevalentemente forme, impasti, motivi decorativi,figure e speciali rapporti cromatici tipici dell'immaginario della Cina e del Giappone. Le "cineserie" entrarono nel repertorio europeo.

Nel corso dei secoli sorsero a Delft sempre nuove manifatture di ceramica installate nelle inattive birrerie, prendendo i rispettivi nomi delle vecchie fabbriche es: “la Rosa”, “Testa di moro”, “Al cervo”, la “A greca”. La città diventa conosciuta nel mondo per le sue porcellane, chiamate maioliche di Delft (o "azzurro di Delft", "Delfts Blauw" in olandese), ed ebbero un grande momento di splendore nel XVII e nel XVIII secolo. 
Per imitare meglio le porcellane orientali, i ceramisti di Delft sperimentarono nuovi impasti, utilizzano argilla di mare di Frisia miscelata con marna, per ottenere biscotti in grado di tradursi in spessori più sottili con vernici a smalto stannifero più candide.
Nei disegni vengono adottate la bicromia cinese del bianco-blu con scene di genere, o scene di artigiani, semplici ornamenti, con figure popolari, o con soggetti religiosi o profano.
L'esigenza in questo lavoro, era  quella di riprodurre dei pezzi di questa ceramica  per poter completare la struttura muraria del forno.
 Le piastrelle riprodotte sono state realizzate con mattonelle grezze dall'impasto bianco. La superficie è stata ricoperta poi con uno smalto a base di vernice piombifera opaca  miscilata con una vernice matt craquele. 
Il decoro stato riportato utilizzando una piccola mascherina ed è stato poi perfezionato a pennello e colorato con ossido di cobalto che riproduce i toni di azzurro. 
Il momento della seconda cottura, nel quale la piastrella diventa impermeabile,è quello più delicato...la temperatura del forno arriva a 1000°C .




Per imitare l'usura del tempo, i pezzi sono stati sottoposti ad un processo di invecchiamento chimico e fisico, al fine di sembrare delle vere piastrelle antiche di Delf.






















MANIFATTURAmilano - MOSTRA 2011


MANIFATTURAmilano ed. inverno 2011
christmas temporary store


10/11 e 17/18

dicembre 2011


   ..."perdersi nel verde di una serra
alla scoperta di antiche e nuove arti,
oggetti di design,artigianato creativo,
golosità e tante altre sorprese..."



Un percorso di design, artigianato ed arte immersi nella scenografia di una serra,  tra le piante, i sapori e i profumi dell'inverno.
Nell’affascinante cornice della serra, tra aromi, colori e piante, verrà proposto un percorso espositivo di piccole e grandi creazioni fatte a mano, da ammirare, gustare e acquistare.

presso SERRA LORENZINI

via dei Missaglia 44/2 angolo De Andre', Milano

www.serralorenzini.it / tel. 02 89501131

orari dalle 10h alle 20h

MM2 Abbiategrasso / Tram 3, 15